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venerdì 18 dicembre 2020

Tacchino del Friendsgiving




A differenza di molte altre persone che sono appassionate di cucina, non vengo da una famiglia con chissà quali tradizioni culinarie. Quando è nata la "mia" ho deciso di introdurne alcune e creare delle nostre personali tradizioni. Oggi vi voglio raccontare di una ricetta che da pochi anni fa parte di queste tradizioni della nostra piccola famiglia. 

Per chi ancora non mi conosce, sono un amante dell'American bbq, della cucina e delle tradizioni americane, ma mi piace prendere un pezzetto di quella cultura e adattarlo alle nostre usanze, creare un vero e proprio melting pot.

Cucinare per gli altri mi ha sempre reso felice, e al momento, non poter condividere la tavola con amici o parenti è davvero una grossa privazione, ma mi piace ricordare e portare comunque avanti una mia tradizione, anche se per questa volta ho cucinato solo per noi.

Un paio di anni fa abbiamo cominciato a fare una sorta di Thanksgiving con i nostri amici. Non riuscivamo a vederci esattamente l'ultimo giovedì del mese di ottobre (incastrare gli impegni di tutti è sempre complicato!), ma ci organizzavamo per un giorno poco distante, quando ne avevamo l'occasione. Ecco perché abbiamo deciso di chiamarlo Friendsgiving!

Come per il vero Giorno del Ringraziamento, anche nel nostro caso il re della tavola non poteva che essere il tacchino! Di ricette ne esistono tantissime in base ai gusti e alle versioni, nel mio caso preferisco farlo intero, accompagnato da un classico purè di patate all'italiana e salsa gravy. 

Il tacchino è spesso una carne sottovalutata e snobbata dai più perché basta poco per renderlo "stoppaccioso" (asciutto), ma con qualche trucchetto è possibile renderlo tenero come il burro.






Tacchino del Friendsgiving con salsa gravy e purè di patate



Ingredienti


Un tacchino da 6 a 8 kg


Per la salamoia

4 cup acqua 

1 cup sale

1/2 cup zucchero di canna

Un ciuffo di salvia e rosmarino tritati grossi

Le bucce di 2 arance non trattate

2 mele a spicchi

1/2 litro di succo di mela 

Pizzico di pepe


Per la Salsa Gravy

1 costa di sedano

3 carote grandi

2 cipolle rosse

 1/2 litro di brodo di pollo

1 cucchiaino di maizena


Per il tacchino

Burro

Sale e pepe

Paprika dolce

Zucchero di canna


Per il purè

8 patate a pasta gialla 

25 grammi di burro

1 bicchiere di latte fresco

Parmigiano grattugiato

Noce moscata

Sale


Tempo del brining (la cosidetta salamoia) 12/24 ore



Per prima cosa assicuratevi di avere un contenitore abbastanza grande che possa contenere il vostro tacchino e che soprattutto vi entri in frigorifero! Va bene sia un contenitore in acciaio (una pentola, ad esempio) o in vetro. Evitate l'alluminio perché non è mai consigliabile per conservare a lungo gli alimenti. Quello che faremo è una salamoia (in inglese brining), che farà assorbire umidità e sale alla carne magra del nostro tacchino per renderlo più tenero e succoso.


Portate ad ebollizione le cup di acqua con il sale e lo zucchero, fate raffreddare, quindi mettete gli altri ingredienti. Immergete il tacchino e aggiungere altra acqua fino a coprirlo.


La sera prima iniziate a preparare la Salsa Gravy facendo un soffritto con sedano, carote e cipolle, a cui aggiungerete le interiora e il collo del tacchino, allungando con un po' di brodo di pollo. Il giorno dopo mettete il composto sul fondo di una teglia da forno con altro sedano, carote e cipolle tutto tagliato a pezzi grossi. 


Preparate un rub (condimento) mescolando 1 parte di sale, 1/5 di pepe, 1/5 di paprika e 2 parti di zucchero di canna. Prendete il tacchino, asciugatelo bene e speziatelo con il rub che abbiamo preparato, sia all'interno che sopra e sotto la pelle. Sotto pelle inserire anche delle piccole noci di burro. 


Infornate tenendolo rialzato nella teglia a 180° C e ogni 45 minuti spennellatelo con del burro fuso. Il tacchino sarà cotto a puntino quando nel petto la temperatura sarà di 70° C e 85° C nella coscia. 

A fine cottura fatelo raffreddare per almeno 30 minuti, per fargli assorbire i succhi e mantenerlo morbido. Sgrassate il sugo e aggiungete la maizena poca alla volta, fino a farlo addensare e poi filtratelo prima di servirlo a tavola. 

Se volete rendere la pelle più croccante, a fine cottura, potete alzare la temperatura a 220° C per pochi minuti, stando attenti a non bruciala.


Mentre il tacchino è in forno, cuocete le patate fino a che saranno morbide, spellatele e schiacciatele dentro ad una pentola. Aggiungete il burro e il latte mescolando spesso, quando diventa bello cremoso spegnere il fornello e aggiungere il parmigiano, il sale e la noce moscata a piacere. Volendo, una volta impiattato potete aggiungere sopra un cucchiaio di salsa Gravy.



Per chi volesse provare a farlo nel bbq, preparate un setup con fuochi laterali a 180° C. 

A fine cottura aprire tutta l'aria o rabboccare per alzare a 200° C stando attenti a non asciugare la carne.


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