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mercoledì 22 luglio 2020

Serendipity



Durante la quarantena quante volte mi sono messa a pensare a come sarebbe stato 
se le nostre bambine fossero state entrambe con noi, 
cosa avrebbero fatto, quanta compagnia si sarebbero tenute a vicenda. 
Lo ammetto, ci sono stati dei giorni in cui mi sono sentita “in colpa” per la mancanza, 
altri malinconici in cui la guardavo giocare da sola pensando 
a quanto questo fosse terribilmente sbagliato, ingiusto! 
Ci sono ancora tanti alti e bassi, ogni giorno sono grata di avere la nostra bambina,
e ogni giorno mi chiedo perché abbiamo dovuto lasciare la nostra piccola Charlotte.


Più si avvicinava il compleanno dell’Amelia e più vivevamo un mix di eccitazione e tristezza: 
avremmo festeggiato l’una, “senza” (lei è sempre con noi) 
l’altra, ricordando quel giorno dolce amaro.

I preparativi sono iniziati con largo anticipo anche se con molta calma, 
giorni pieni a districarsi tra lavoro, e giochi con l’Amelia. 
Si, perché in quel periodo di quarantena ho capito che per me 
la cosa più giusta fare in questo momento è lavorare 
mentre lei dorme e passare il tempo con lei quando è sveglia. 
Eppure la stanchezza si faceva sentire. 
C’erano dei giorni in cui agognavo le 9 per infilarmi a letto!
Un forte mal di schiena all’altezza dei reni mi buttava ancora più giù: 
“forse sto troppo piegata, ora che l’Amelia ha iniziato a camminare, 
o forse è tornata l’endometriosi... 
si, me lo aveva detto la ginecologa che mi sarebbe tornata! 
Uffa! Forse è meglio se vado a fare un controllo”. 

In fondo al cuore un pensiero si fa strada, 
compri un test di gravidanza che non hai il coraggio di fare (ne di dire!). 
Poi pensi a mente lucida che no, non è possibile, sai bene che tutti i sintomi 
sono frutto della tua immaginazione, che non sono nulla,
 come non lo sono mai stati per tutti questi anni, e tu lo sai bene!
 E allora quel test lo nascondi in fondo al mobile del bagno, insieme a lui quel pensiero. 
Però il controllo lo fissi, così per scrupolo. 
“Vado perché mi è tornata l’endometriosi” 
ecco, è questo il motivo, non ce ne può essere un altro. 
“Vado da sola, è solo un controllo, e poi tanto Valerio non potrebbe entrare. 
Ma poi che entra a fare? Mi farà una visita, un’ecografia, mi darà una cura e via, si torna a casa...”

E invece, quando è iniziata l’ecografia, ho visto la faccia della mia ginecologa (e amica) 
anche sotto la mascherina, e ho capito... sapevo esattamente cosa stava per dire. 
Credo di aver tremato come una foglia ancor prima che lei posasse l'ecografo e iniziasse a parlare, 
di aver fatto scendere un fiume di lacrime e di averle stritolato la mano che mi stava tenendo. 
La prima cosa che ricordo di aver detto è “non è possibile... ho paura!”. 
Una PAURA tremenda che possa riaccadere!
MAI avrei pensato che potesse succedere, nemmeno nei miei più coloriti sogni.
 E chi dice “succede sempre così” è pregato di fermare l'irresistibile impulso di dover dire la propria, 
perché non è vero, non succede SEMPRE... PUÒ succedere, questo sì, ma non è così semplice e nemmeno così scontato! 
Non “abbiamo smesso di pensarci”, non “ci siamo rilassati ed è successo”...
Per anni mi sono sentita dire cose del genere,
la PMA è una strada difficile, a tratti sembra impercorribile,
e di certo non l'avrei intrapresa se fosse stata solo "una questione di testa!".
Di certo tornassi indietro, rifarei tutto, anche se so cosa ci aspetta.


Ero sola, incredula, a più di un’ora da casa. 
Non ricordo nemmeno il viaggio di ritorno su quella strada 
che conosco ormai a memoria,  (era quella che facevo per andare all'università)
la mia mente era rimasta in quella stanza di ospedale, gli occhi incollati su quel monitor, 
la voglia di arrivare SUBITO a casa, di abbracciare Valerio, l’Amelia, di dire TUTTO! 
Quando sono entrata tremavo, ho aspettato qualche istante poi ho tirato fuori l’ecografia, 
l’ho data all’Amelia e le detto di porgerla al babbo. 
All’inizio è rimasto incredulo anche lui, come stesse cercando di vedere qualcosa, 
di leggere una risposta tra le righe dell'esito della visita,
e poi quell’abbraccio in cui eravamo solo infinitamente NOI. 

Adesso andiamo piano, un passo alla volta, un controllo alla volta. 
Siamo seguiti bene, adesso dobbiamo solo respirare e rilassarci.
Tra sei mesi esatti l* conosceremo.


13 commenti:

  1. Non so se qualcuno lo meritasse più di voi in questo momento. Sono immensamente felice, come per un'amica, una sorella, anche se invece non vi conosco. Buona nuova vita

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  2. Non so se qualcuno lo meritasse più di voi in questo momento. Sono immensamente felice, come per un'amica, una sorella, anche se invece non vi conosco. Buona nuova vita

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  3. Leggo e giuro mi vengono le lacrime. Siete una forza, l’ho sempre pensato! Che meraviglia la magia di un altro dono inaspettato 💛 buona gravidanza!

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  4. solo infinito e immenso amore per voi😍😍😍😍❤️❤️❤️❤️

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  5. Che immensa felicità per voi 😊; noi aspettiamo ancora il nostro miracolo, da quasi 10 anni con mille cure terapie, visite e 2 icsi fallite. In questi anni l'età ormai comincia a non essere più quella "giusta", ormai non sai più cosa fare perché non credi più nella pma...
    poi arriva questa notizia e senti che il cuore si accende, a volte i miracoli accadono...
    auguri splendida famiglia!

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  6. Ma che meraviglia!!! Vi meritate tutta questa felicità. Siete un esempio per tante coppie. Non vi conosco personalmente ma mi sono affezionata alla vostra storia, a voi e alla vostra stupenda bambina. Vi auguro tutto il bene del mondo. Congratulations

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  7. Leggo e scendono lacrime di gioia immensa....il cuore gonfio di amore per una famiglia che non conosco di persona ma seguo con ammirazione....un'altro prezioso dono di vita che ora aspettiamo di conoscere...auguri!!

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  8. È una storia bellissima, una storia di famiglia.
    Vi auguro ogni bene �� un bene infinito come il mare!! Credere ai sogni fa bene, si avverano ! Auguri ❤️❤️

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  9. Contentissima per voi! Un abbraccio

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  10. Cara Martina,è una notizia meravigliosa e sono davvero felice per voi ! Vi auguro ogni bene. claudiag

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  11. Ma si può piangere così, asciugarsi i lacrimoni e dirsi:" Ma dai,Gio, non li conosci nemmeno ". Eppure è così. Piango. Di felicità, di stupore, di meraviglia. Perché,anche se ho commentato poco, la vostra storia mi ha colpito tanto. Da figlia, da donna, da mamma, da amica... ho sentito tutto il vostro dolore, lo strazio, ma contemporaneamente, la gioia e lo stupore di una nuova vita. La compostezza di un dolore indicibile. Non so come abbiate fatto. Forse solo due anime pure e belle come voi avrebbero potuto. Ecco perché la natura vi ha premiati. Ecco, asciugato il pianto, sono stra stra stra felice per voi ������

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  12. Emozione pura, commozione a mille, strafelice per te.. per voi .. un abbraccio !!

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  13. Quante volte mi sono dovuta fermare per asciugarmi le lacrime leggendoti..vi auguro solo tanta felicità..ve lo meritate..un abbraccio

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