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lunedì 25 settembre 2017

Vivere in cantiere ~ EPISODIO 3



I lavori sono finiti e la casa è tutta in ordine!

Si Martina,  ah ah... credici!
In realtà per noi che ci viviamo la casa ci sembra 
esattamente lo stesso caos di tre mesi fa
Dalle foto di instagram mi chiedete spesso se la casa è a buon punto,
quanto manca alla fine dei lavori, ecc...
In realtà ci sono ancora gli stessi scatoloni ammonticchiati che dall'angolo del salotto,
sono stati trasferiti in dispensa,
i pannelli di legno impilati in attesa di diventare dei mobili,
sono diventati la nuova cabina armadio, 
i barattoli di vernice e pennelli  invece sono ancora praticamente ovunque!
Ovviamente il trucco è fare "foto tattiche" delle uniche due stanze che ad oggi 
si possono considerare realmente finite: il bagno e la stanza degli armadi.



Fuori casa, secondo me, i progressi si vedono eccome!
La muratura è venuta benissimo e i muratori hanno ripulito il giardino,
quindi niente più betoniera sul prato e cumuli sabbia in cui far giocare i gatti.
Ora abbiamo anche una piccola aia (che adoro!) 
davanti alla porta di quella che sarà la cucina.
Inutile dire che io ci ho già piazzato il mio adorato tavolino di marmo,
prima ancora che finissero di sgomberare, tra una carriola, una cardarella e un ballino di cemento
io lo avevo gia piazzato! 
Siamo riusciti anche a cenare fuori per diverse sere.
Valerio mi ha montato le lucine del nostro matrimonio. 
La scusa era: "perché così ci vediamo meglio"... 
in realtà avremmo potuto benissimo accendere solo la luce che abbiamo messo solo la porta,
ma così è molto più charmant.
Non vi dico quanto amiamo questo angolino!
Alla sera i muri di pietra sono caldi e, 
visto il freschetto che c'è qui da noi appena tramonta il sole, non sono niente male!
Durante l'estate Valerio ha fatto tutto il muro a secco di contenimento, compresi i gradini,
che ovviamente Plasmon ha dovuto "firmare" con le sue impronte.



Siamo ancora senza cucina (e una parte delle finestre - che spero montino a breve, anzi brevissimo!),
quindi stiamo ancora facendo la spola 
tra la cucina del B&B di mia mamma e casa nostra.
Praticamente sembra di fare un picnic ogni giorno.
E la cosa alla fine non ci dispiace troppo... ci sembra di stare in campeggio,
anche se con il freddo degli ultimi giorni preferirei di gran lunga starmene al calduccio in casa.
Quelli che se la stanno godendo di più sono i nostri gatti,
che hanno la possibilità di entrare e uscire a piacimento,
giocare a nascondino tra i teli e rincorrere i cordini delle misurazioni lasciati dai muratori.


 ~ Ma veniamo ai progressi ~

il bagno
E' la prima stanza che abbiamo finito, 
anche perché avevamo messo una fretta del diavolo ai muratori.
Tutti i lavori interni (ossia quelli nella parte vecchia della casa) "vanno fatti in una settimana!".
Ovviamente, dovendo abbattere il muro della ex cucina e riposizionare la porta del bagno,
era impossibile vivere in tutta quella polvere.
Così abbiamo fatto fare tutto in quell'unica settimana in cui mia mamma aveva una camera libera.
Per un'altra decina di giorni siamo stati senza bidet e con le pareti da dipingere 
in attesa che l'intonaco asciugasse, ma alla fine abbiamo fatto tutto...
tra cui riappendere la nostra collezione di specchi, decorare gabinetto e bidet,
riposizionare i vecchi mobili, e riordinare tutti gli oggetti!
L'abbiamo dipinto di un azzurro più spento, rispetto a come era prima.
Diciamo che adesso è un azzurro-polvere ecco, e credo che stia ancora meglio
con le rifiniture ottonate degli oggetti del bagno.




la cucina... ossia tetris 
Si, mettere le mattonelle è  stato proprio come giocare a Tetris! 
Belle quelle mattonellone 80x80cm effetto resina che hai visto in negozio...
oh si, bellissime! 
Belle fino a quando non le porti a casa, ti rendi conto che le devi stendere una per una 
perché vuoi a tutti i costi far si che la venatura abbia un minimo di senso,
e soprattutto non hai calcolato che pesano un quintale e mezzo! 
I nostri poveri operai credo che a un certo punto siano arrivati ad odiarmi.
Un giorno ci siamo messi lì, abbiamo aperto tutte le scatole, e fila per fila 
abbiamo cercato di accoppiare le mattonelle con criterio.
Non sapevo nemmeno che le mattonelle così grandi avessero una direzione obbligata
e questo, devo essere onesta, ci ha complicato non poco le cose...
Quelle "brutte" (cioè quelle che non riuscivamo a far tornare) le abbiamo esiliate
al lato, dove poi verranno messi i mobili della cucina, o in dispensa.


Appropositodidispena!
Ecco una cosa che non vi ho detto...
Abbiamo finalmente finito di restaurare la porta e siamo riusciti a montarla.
Non ricordo se ve ne avessi già parlato, ma diversi anni fa 
(secondo me non avevamo nemmeno comprato questa casa...)
trovai da uno dei miei spacciatori di mobili, una vecchia porta da cella frigorifera,
direi più o meno degli anni Cinquanta, molto probabilmente di una vecchia macelleria. 
Era tutta rovinata e le parti di acciaio impregnate di sporco e grasso di decenni di utilizzo.
Non sto nemmeno a divi che me ne innamorai!
Era fuori, all'aperto, in un angolo affogata tra altre decine di porte.
Per riuscire a afre una foto da mandare a Valerio fu una vera impresa.
La risposta fu: "No". Insistetti. "Ma che ce ne facciamo?!"
"La mettiamo come porta della dispensa!"
Mentre lo dicevo però mi rendevo conto che: 
A - non avevamo una dispensa; B - non avevamo proprio una casa!
Allora ho giocato la carta del prezzo: "E' un affare... praticamente regalata!"
Cedette, anche se quando andammo a ritirarla ci rendemmo conto che 
non sarebbe stata facile da utilizzare. Pesava un quintale ed era alta solo 1, 60 cm.
E' stata nel magazzino della ditta di Valerio per anni, in attesa di tornare al suo splendore,
e quando abbiamo progettato l'ampliamento non potevamo non trovargli il suo posto.
L'abbiamo completamente smembrata per eliminare tutta la parte interna
che era ormai da buttare, ripulita in tutte le sue parti e studiato un modo per allungarla.
Abbiamo optato per rivestire la "toppa" in acciaio (come il resto delle rifiniture),
rivettarla con delle viti vecchie ed è venuta benissimo!
Ora troneggia sulla parete che ancora da dipingere... ahahah...



gli armadi
Diciamo che agosto è stato principalmente il mese degli armadi: praticamente ha fatto tutto Valerio!
Abbiamo fatto il progetto insieme, scelto le dimensioni e le disposizioni, il colore e le rifiniture
ma poi nella sostanza è stato lui a fare la maggior parte del lavoro. 
Io sono stata metà del mese a letto e davo direttive, 
Valerio passava con i pannelli e mi mostrava le decorazioni,
io compravo le maniglie su Antropologie, e lui incerava le ante.
La cosa più difficile però è stato il momento del riordino...
Diciamo che è stato un decluttering selvaggio, 
con sfilate di cose imbarazzanti tenute per anni per chissà quale motivo,
cose chiaramente da buttare, e cose decisamente da tenere.
Cose da custodire in scatole di ricordi e cose che piano piano sto caricando su Depop
(sto mettendo un po di tutto, se vi va di curiosare mi trovate come @marthy).
Alla fine abbiamo fatto ben 9 sacchi da donare alla Caritas
e siamo riusciti a far entrare tutte le nostre cose (cambio di stagione compreso)
in un totale di quattro armadi!
Un'impresa eroica... se me lo avessero detto, non ci avrei mai creduto!





la nonna
Abbiamo finalmente convinto la mia nonna a regalarci il suo storico divano!
Ormai praticamente sfondato, con una struttura dell'800 e una tappezzeria anni '70 
(che nonostante tutto avrebbe ancora il suo perché).
Complice il mio babbo, che ha promesso di regalargliene uno nuovo,
siamo riusciti a convincerla che in casa nostra sarebbe stato perfetto!
Anche perché lei non lo avrebbe MAI fatto risistemare, perché tanto lei sta sulla poltrona... ahahah...
Qualche giorno fa ho anche trovato la stoffa perfetta. Cercavo un grigio non troppo scuro,
che non virasse troppo sul tortora, possibilmente di un bel tessuto naturale.
Insomma sono una rompi!
Dopo aver passato quasi un'ora in un ingrosso girando e spulciando tra tutte lue stoffe "papabili"
in mezzo alla sezione lino, trovo un rotolo appoggiato in un'angolo con un cartello
"venduto tutto Elisabetta"... come "venduto tutto Elisabetta"?
Non è possibile! E' esattamente quello che cercavo!
Grigio: perfetto
Tipo di stoffa: cotone a trama grezza
Colore: lo hanno tinto loro con colori naturali


Non mi arrendo: chiedo se lo posso vedere e se davvero sia già venduto, 
o almeno se fosse possibile riordinarlo!
Avendolo tinto loro, non è possibile riaverlo.
Disperazione! 
Ad un tratto passa una responsabile, e per scrupolo chiedo anche a lei.
"No solo il rotolo accanto è venduto, il grigio è libero"
Mi si apre un sorriso fino alle orecchie. Lo prendo. 
Ne prendo anche tre metri in più,così, per sicurezza,  se poi decido di farci dei cuscini 
o un telo di protezione per quando ci salgono i gatti.
Finalmente abbiamo tutto! 
Ora non ci resta che portarlo in magazzino, sfoderarlo, ripulirlo e portarlo dal tappezziere. 
Beh, ci penseremo tra qualche giorno!



Intanto i lavori continuano, almeno per un altro mesetto.
Spero il prima possibile di mostrarvi il risultato finale!



Dove tu sei, quella, è casa 
(Emily Dickinson)


2 commenti:

  1. Martina, la tua casa è ricca di fascino ed eleganza, è nuova e antica, accogliente e ricercata, familiare e originale. E' una casa che racconta storie e lo fa con buon gusto e passione. Parla di te e incanta. Non ci conosciamo ma io ho avuto la fortuna di incontrarti nell'etere e qualcosa di te ha toccato alcune mie corde facendole vibrare. Ti mando un abbraccio, sei una persona che mi piacerebbe chiamare amica.
    Elisa

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    1. Ciao Elisa! Ma che dolce che sei! Ti ringrazio davvero di cuore, chissà magari un giorno ci sarà l'occasione per poterci incontrare di persona! Un abbraccio

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