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mercoledì 26 aprile 2017

Vivere in cantiere ~ EPISODIO 1





È passato un mese da quando abbiamo iniziato i lavori. 
Il tetto è già fatto e la nuova stanza comincia 
finalmente a prendere forma. 
In questi giorni le nostre routine abituali 
sono notevolmente cambiate, 
e così anche il resto.



  • La sveglia 
Suona alle 6.30 (e si è ancora mooolto traumatico 
e se ve lo state chiedendo: no, poi non riesco ad abituarmi!), 
gli operai arrivano verso le 7.15/7.30 
e mi trovano regolarmente nelle mie ciabattone pelose 
e la maggior parte delle volte ancora a far colazione. 
Non so come fanno, ma riescono ad avere un tempismo perfetto: 
appena entri in bagno, ad esempio, e ogni volta 
ti affacci con lo spazzolino in bocca, 
o con una lente a contatto nell'occhio e l'atra ancora sul dito, 
o ancora con la pinza in quei capelli che stai cercando 
di domare in qualche modo, ma sei ancora troppo addormenta 
per riuscire a dargli un senso! 
  • La polvere 
Non avete idea della polvere! 
Per ora stanno ancora lavorando fuori 
e quindi sigillando la porta e vivendo con l'aspirapolvere in mano
 riesco ancora più o meno a domarla! Ahahah... 
Non voglio immaginare a quando entreranno in casa!
Ci siamo già muniti di teli vari per cercare di coprire 
tutti quei mobili difficili da spostare o svuotare. 

  • I gatti
Diciamo che i miei gatti non si possono considerare 
propriamente dei "gatto coraggio". 
Appena sentono parcheggiare il furgoncino degli operai 
se la danno a gambe levate e tornano solo alla sera 
quando lo sentono ripartire. 
Il più buffo è Plasmon che vorrebbe fare il direttore dei lavori: 
sta tutto il giorno sotto al letto a tremare,
poi a fine giornata esce dal suo nascondiglio 
e fa il giro del cantiere controllando e annusando tutto. 
Ovviamente abbiamo già anche il suo "contributo".




  • Gli scatoloni
Ed è alla decima scatola con scritto "cucina" 
che ti rendi conto che sei dentro a una partita di Tetris 
e che non stai avendo la meglio!
Mentre impacchetti, scopri di avere cose 
che nemmeno potevi immaginare, messe lì da non sai quanto tempo, 
ma soprattutto da chi! 
A un certo punto perfino la mia sindrome da accumulatrice seriale 
ha dato segni di cedimento, cominciando a chiedermi 
"che faccio, lo tengo?" 
Valerio ne è rimasto scioccato!... Ahahah...
Comunque adesso mi sembra di vivere in un bazar,
e tutto sommato non mi dispiace.
Magari tra qualche mese, quando risistemeremo tutto,
arrederò la casa in modo diverso,
e tutto mi sembrerà bellissimo...
almeno per un paio di mesi!




  • La tabella di marcia
Partiamo dal presupposto che non possono esistere tabelle di marcia,
e in caso contrario non possono essere rispettate:
troppi fattori che vanno a concatenarsi.
Le aspettative e le previsioni cambiano continuamente
e il destino non può avere tempismo più sbagliato
per bussare alla tua porta.
Così quando credi di doverti concentrare su una sola cosa,
in realtà ne devi seguire 287382903
e spesso non è facile, ma si fa!
Credo che nei prossimi giorni dovremmo per forza 
lasciare la casa (almeno per qualche notte)
e non avendo più la cucina stiamo approfittando dei genitori, 
ma stiamo comunque meditando di diventare affezionati clienti 
della pizza da asporto ;)




  • Le foto
Non riesco a smettere di scattare foto come una matta.
Voglio ricordarmi: tutto, il prima, il durante e il dopo.
Non vedo l'ora di vedere il cambiamento,
ma guardo il "vecchio" con un velo di malinconia.
Ricordo i lavori che abbiamo fatto cinque anni fa
quando abbiamo comprato la casa e fremevamo pur di 
crearci velocemente il nostro nido d'amore.
Oggi vedere i lavori che avanzano è un misto di emozioni.



Se state pensando di ristrutturare 
e vivere nello steso momento in casa: fatelo!
Non lasciatevi scoraggiare.
Sarà difficile e faticoso, ma sarà un'avventura, che sono sicura,
ricorderete con affetto!



2 commenti:

  1. Marty anche la mia casa procede e sono sempre combattuta se scrivere sul blog al riguardo, un po' per evitare di parlare di cose più personali, un po' per paura che l'argomento non interessi. In realtà stiamo arrivando alle cose più carine da scegliere (pavimenti e rivestimenti) ma guardare indietro a quello che abbiamo già vissuto sarebbe davvero bello...boh, chissà. Mi è piaciuto molto questo post e sono curiosa di leggere il prossimo ❤

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  2. Cara Martina, noi abbiam fatto i lavori di ristrutturazione (molti e sostanziali) prima di trasferirci, ma dopo un po' di tempo, quando già abitavamo lì, ho voluto abbattere una parete ! di quelle in pietra, spesse 80 cm...La polvere era ovunque, nonostante teli e chiusure. E' una bella prova, ma si supera e poi vuoi mettere la soddisfazione ?! :)

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